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Cos’è l’m-commerce?

Contestualmente alla parola app, vi è il termine "m-commerce". Vediamo come nasce e cos'è.

mcommerce cos'è

Storia ed evoluzione

Il termine mobile commerce, abbreviato anche in mCommerce, si riferisce alla vendita di prodotti e servizi tramite dispositivi mobili. Il mobile commerce è nato con i pagamenti mobili via SMS e questa “nuova frontiera” del commercio elettronico si afferma quando smartphone e tablet sono connessi alla rete.

Il concetto risale al 2003, quando una catena di grandi magazzini olandese (De Bijenkorf) lanciò la prima campagna promozionale via SMS. Il meccanismo era semplice: dopo che il cliente si era registrato online e aveva fornito le proprie coordinate bancarie e l’indirizzo di consegna, un messaggio primitivo e schematico veniva inviato a un manager. Bastava un semplice “sì” seguito dal numero della campagna desiderata per concludere la transazione e completare l’acquisto. Il pagamento si poteva effettuare tramite bonifico bancario.

Negli ultimi 15 anni, l’idea originale del commercio “mobile” è diventata un successo. Questo perché, sebbene nel 1999 i telefoni cellulari potessero connettersi a Internet (grazie a Nokia), gli schermi erano troppo piccoli e non esistevano siti web adatti ai cellulari.

Alla fine degli anni ’90, i primi tentativi di utilizzare i telefoni cellulari come alleati di vendita si sono limitati ai pagamenti via SMS per l’acquisto di merci vendute nei distributori automatici. Solo nel 2005 il nome di dominio di primo livello “.mobi” ha iniziato a essere utilizzato esclusivamente per i siti web mobili.

L’iPhone ha indubbiamente svolto un ruolo decisivo nello sviluppo del commercio mobile. Lo smartphone di Cupertino è stato infatti il primo a lanciare un’applicazione dedicata al commercio mobile, rendendo la navigazione più semplice e intuitiva.

 

La crescita del commercio “in-app”

Mentre il tasso di crescita complessivo delle vendite al dettaglio globali è diminuito nel 2018, i pagamenti mobili continuano a espandersi rapidamente, con tassi di crescita superiori a 20 punti percentuali nel 2015. Nonostante i problemi, il commercio elettronico (più diffuso in Italia) raggiunge l’88,7% della popolazione di età compresa tra gli 11 e i 74 anni, che dichiara di accedere a Internet sia da dispositivi fissi che mobili.

Quest’ultimo è in crescita, superando i metodi tradizionali, tanto che gli e-buyer italiani si affidano più agli smartphone (o ai tablet) che ai computer desktop. L’accesso a internet da smartphone è aumentato dell’11,5% rispetto al 2015.

 

Le statistiche degli ultimi anni

Guardando agli ultimi anni, le vendite da mobile hanno rappresentato il 5% delle vendite totali nel 2012, l’8,5% nel 2013, il 13% nel 2014 e – come già detto – il 22% nel 2015. Nel 2016, poi, le vendite da mobile hanno rappresentato in media il 26% del totale delle vendite online delle aziende italiane di e-commerce.

Il mobile sta anche contribuendo all’evoluzione degli acquisti in negozio, con la proliferazione di sistemi di pagamento più veloci e facili da usare come Apple Pay, Android Pay e Samsung Pay che stanno cambiando il modo delle transazioni tradizionali. La crescita maggiore (+15,7%) è stata registrata sui tablet, utilizzati da 14,9 milioni di italiani, pari al 31% della popolazione.

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